Chiese

Alla Basilica di Maria Santissima dell'Elemosina, o meglio, all'appellativo di “collegiata” con cui è conosciuta da tutti la chiesa, è legata una più che secolare disputa che l’ha contrapposta alla vicina cattedrale. La storia ci narra che a partire dal ‘300 il ramo cadetto degli Aragonesi che regnavano in Sicilia presero come residenza per la propria corte il castello Ursino di Catania. In virtù della nuova sede eletta per la famiglia reale, il re scelse  come cappella privata proprio la chiesa di S. Maria dell'elemosina.
La chiesa era una delle più antiche, edificata già nei primi secoli del cristianesimo. Il sito fu lo stesso di un tempio pagano dedicato a Proserpina. Si narra che in quel luogo ci fosse una immagine della Vergine venerata da tutta la cittadinanza. Alcuni tra i più ferventi, volendo dare alla sacra immagine una collocazione più degna promossero la raccolta attraverso questua del danaro necessario alla costruzione di una chiesa che presto fu considerato il più importante tempio cristiano dopo la cattedrale.

Nel 1396 la chiesa ebbe ufficialmente il titolo di regia cappella e come tale assunse anche tutti i privilegi che aveva la Cappella Palatina di Palermo a palazzo dei Normanni. Successivamente nel 1446, con il patrocinio di re Alfonso I, la bolla papale di Eugenio IV istituì presso la basilica un collegio di chierici che rispondevano direttamente al re e che ebbe da governare un vastissimo distretto comprendente numerose cittadine, precedentemente incluse nella diocesi della cattedrale. Numerosi episodi di rivalità  tra i chierici delle due diverse istituzioni ecclesiastiche si registrarono negli anni e nei secoli a seguire, sino al più eclatante avvenuto nel 1801. Quando un chierico della collegiata per la quaresima si recò a pregare con i paramenti liturgici recanti i simboli contestati dalla fazione pro cattedrale, proprio al Duomo e venne preso di peso e cacciato via in malo modo dai chierici della cattedrale. Dopo l’unità d’Italia e l’annessione dei beni ecclesiastici al demanio statale tale rivalità non ebbe più motivo di esistere.

La basilica odierna è frutto della ricostruzione realizzata dopo il terremoto del 1693. Per potersi affacciare sul nuovo asse della città, l’odierna via Etnea, la chiesa ebbe l’ingresso ruotato di 180 gradi. La facciata, in pietra bianca di Siracusa, disegnata secondo stile tardo barocco siciliano, fu progettata dall'architetto polacco Stefano Ittar. I due ordini della facciata sono impaginati secondo un ardito concavo - convesso ritmato da colonne e lesene in ordine composito. Il registro superiore ospita su due podi agli angoli estremi, le statue di S. Agata e di S. Apollonia mentre dentro due nicchie sono le statue di S. Pietro e di S. Paolo. Nell’interno a pianta basilicale a tre navate, spicca l’affresco della volta e della cupola realizzato da Giuseppe Sciuti alla fine del XIX secolo e che raffigura diversi episodi biblici.

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BASILICA DELLA COLLEGIATA

Basilica della Collegiata Via Etnea, 23 95131 Catania CT Italia

Informazioni

Dove:
Basilica della Collegiata Via Etnea, 23 95131 Catania CT Italia
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Galleria

  • La navata centrale con gli affreschi di Giuseppe Sciuti.
  • Statua lignea di S. Agata
  • Il coro della Collegiata
  • Candalora
  • Statua lignea policroma di Gesù bambino
  • Ingresso.
  • Facciata.
  • S. Pietro e S. Paolo,

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