SANT'AGATA LA VETERE

La chiesa, fondata in epoca imperiale, fu la più antica cattedrale della città. Nel 264 d.C., 13 anni dopo la morte di Agata, nel luogo dove avvenne il martirio del taglio delle mammelle, fu consacrata dal vescovo San Everio una modesta edicola votiva.

Dopo l’editto di Costantino del 313 che sanciva la libertà di credo anche per i cristiani, il vescovo S. Severino edificò un edificio di culto che sostituì l’edicola. Consacrata nel 380, la chiesa rimase la cattedrale della città sino al 1094. A seguito della sua fondazione in epoca imperiale, avviene il trasferimento delle reliquie di Sant’Agata già custodite nella chiesa di San Leone.

Dall'XI secolo, nel nuovo nuovo tempio voluto dal  normanno conte Ruggero, la cattedra del vescovo viene trasferita nel luogo dell’attuale duomo. La chiesa originaria pertanto venne denominata “la Vetere” cioè l’antica. Durante i molti secoli della sua storia è stata più volte distrutta e ricostruita.

L’edificio odierno è datato 1772. L’ultima ricostruzione avvenuta a seguito del terremoto del 1693, è di dimensioni maggiori rispetto al precedente edificio. L’interno a navata unica così come la facciata, concordemente alla regola francescana al cui ordine la chiesa appartiene, ha uno stile sobrio e severo. Nei sotterranei della chiesa vi è una cripta dove i frati francescani, a cui la chiesa venne affidata dopo il 1613, procedevano all’inumazione dei confratelli defunti. Ad una quota ancora inferiore vi è l’ossario. Recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti delle edificazioni precedenti.