PALAZZO DEGLI ELEFANTI

Il palazzo degli Elefanti è la sede del municipio della città di Catania e si trova sul lato nord della piazza Duomo. La prima edificazione del palazzo, chiamato allora palazzo senatorio, è di epoca aragonese.

Il palazzo era sede delle sessioni itineranti del parlamento tenute a Catania e in altre città demaniali della Sicilia orientale. Il terribile terremoto del 1693 distrusse anche questo palazzo e per la sua ricostruzione ci si avvalse degli architetti Giovan Battista Longobardo, Vincenzo Caffarelli e Giuseppe Palazzolo.

I disegni della facciata sud - est ed ovest sono di Giovan Battista Vaccarini mentre quella nord è di Carmelo Battaglia. L’edificio a pianta rettangolare si distribuisce su 3 piani, ha una facciata in stile tardo barocco con il primo ordine caratterizzato da un severo bugnato a diamante e a cuscino. Orizzontalmente la facciata è divisa da paraste anch’esse bugnate per il primo ordine che poi diventano lisce ai piani superiori.

All'interno, nel cortile d’onore, vi sono due carrozze del ‘700 che vengono usate il 3 febbraio durante i festeggiamenti di S. Agata per portare il sindaco alla chiesa di S. Agata alla fornacella.

Nelle sale del palazzo sono esposti alcuni dipinti del pittore Giuseppe Sciuti. Nel 1944 a seguito di una rivolta popolare il palazzo è stato dato alle fiamme e nell’incendio si sono persi gli arredi, opere d’arte ed una parte degli archivi della città. Il palazzo venne nuovamente arredato e il 14 dicembre 1952, nell’ottavo anniversario del disastroso incendio, venne riaperto al pubblico.