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La parola greca Kοντά significa vicino, avvicinarsi, unirsi e rappresenta bene la poetica che sta alla base della mostra che si snoda nel percorso espositivo in un’unica installazione, composta dalle singole tele, come a costituire un unico grande corpo - unica grande opera - in cui i vari frammenti che costituiscono l’installazione sono parti del corpo di soggetti staccati l’uno dall’altro, intrappolati dai confini delle tele, nella speranza di avere anche un minimo contatto. Soggetti disperati nella ricerca dell’altro che elemosinano anche un piccolo impercettibile contatto, nel tentativo di ricomporsi, ingranaggio dopo ingranaggio, come corpo unico.

Fabio Modica condivide il suo vissuto, sottolineando come la chiusura abbia cambiato il modo in cui viviamo le relazioni, creando distanze e diffidenza tra le persone. La mostra diventa un'opportunità per riflettere sulle relazioni digitali a distanza, diventate predominanti durante la pandemia, ma che hanno anche portato all'annullamento delle relazioni interpersonali e all'aggressività nell'ambito virtuale. Attraverso Κοντά, Modica esprime la sua costante esigenza di contatto e il desiderio di muoversi con naturalezza, ritrovando il proprio corpo in una fluida relazione con gli altri. L'esposizione presenterà inoltre i due bozzetti e i video documentari delle opere murali realizzate dall'artista per l'Emergence Festival, dedicati a Peppino Impastato nel Comune di Oliveri e al Premio Brancati a Zafferana Etnea. e a Zafferana Etnea in memoria del Premio Brancati.

La mostra ad ingresso gratuito sarà visitabile sino al 10 agosto: da lunedì a sabato 9.00 /19.00 - domenica e festivi 9.00/13.00