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È nota a tutti, ormai, l’importante riapertura dell’Anfiteatro Romano di Catania, situato nel cuore della città, ma ciò che senza dubbio risultano meno note sono le numerose leggende e storie che riflettono la ricca storia e cultura di uno dei simboli più famosi dei confini etnei.


1) Una prima leggenda popolare - infondata - racconta che l'eruzione dell'Etna del 252 lo abbia raggiunto senza però distruggerlo. Tale tradizione si basa sulla vita di Sant'Agata riportata negli Acta Sanctorum del Bollando, dove è riportato che ad un anno esatto dalla morte della Santa un fiume di fuoco si diresse alle porte della città, e i villani, preoccupati per le loro campagne, giunsero alla tomba di Sant'Agata per prelevarne il velo mortuario, usandolo per arrestare l'avanzata della lava.


2) Un’altra leggenda - diffusasi, però, a partire dagli anni Ottanta - narra della ipotetica scomparsa di una scolaresca scomparsa all’interno dei cunicoli dell’Anfiteatro.
Si racconta, infatti, che in quegli anni, in una data non precisata, un gruppo di scolari in visita presso l’anfiteatro romano di Catania si sarebbe perso tra i suoi tunnel e non fu mai più ritrovato.
Vox Populi raccontano che la scolaresca sarebbe stata composta da venticinque alunni di scuola elementare e quattro maestre, tutti spariti misteriosamente mentre si trovavano nella parte sotterranea dell’edificio. Si pensa che potrebbero essersi allontanati e addentrati nella parte chiusa al pubblico nessuno di essi fece mai ritorno a casa.
L’avvenimento chiaramente resta ancora oggi circondato dall’aurea di mistero e da un velo di scetticismo, tipico delle leggende e questo perché la forma ovale dell’anfiteatro ne smentirebbe del tutto la “storia metropolitana” dato che non è
affatto possibile perdersi al suo interno.
Queste leggende, mescolando storia, religione e superstizione, contribuiscono a creare un'aura di mistero intorno all'Anfiteatro Romano di Catania, rendendolo non solo un sito archeologico di grande valore, ma anche un luogo carico di significati simbolici per la popolazione locale.