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Tra le vie barocche della città di Catania, Via Crociferi è tra le più importanti: riconosciuta nel 2002 come Patrimonio dell’UNESCO, nei suoi 200 metri circa, taglia il centro storico offrendo alla città tesori e ricchezze inestimabili.

Considerata l’emblema del barocco, custodisce alcune tra le più belle chiese settecentesche della città: la Chiesa di San Benedetto, la Chiesa di San Francesco e la Chiesa di San Giuliano e la Chiesa di San Camillo.

In particolare, via Crociferi è legata ad una leggenda incentrata sull’arco attiguo alla Chiesa di San Benedetto: nel Settecento, infatti, la via era nota per essere teatro di incontri clandestini e, per evitare la presenza di testimoni scomodi, venne diffusa la diceria che vi girasse un cavallo senza testa e che, dopo la mezzanotte, si potesse addirittura udirne il rumore degli zoccoli.

Un giorno, per appurarne la notizia, un popolano decise di appostarsi in via Crociferi, attendendo il famoso cavallo: spaventato, durante la notte piantò di fretta un chiodo ma, sentendo che qualcosa lo stesse trattenendo, si girò per la curiosità di scovare il colpevole e fu colpito da un infarto.

L’indomani mattina il povero popolano venne trovato dai cittadini con il mantello fissato sul chiodo che egli stesso aveva piantato.