IL CONVITTO NAZIONALE MARIO CUTELLI

Mario Cutelli giurista e filosofo formatosi presso l'Università di Catania, visse ed operò tra la Sicilia e la Spagna nella prima metà del XVII secolo. Durante il regno di Filippo IV, ricoprì importanti cariche al servizio dell’impero spagnolo ed in Sicilia di distinse per la sua azione contro l'impunità del clero nei confronti di alcuni gravi reati, mitigando la prerogativa di origine medievale del “privilegium fori”. In Sicilia acquistò alcuni feudi e nel 1654, alla sua morte,  nel suo testamento inserì una clausola per cui se si fosse estinta la linea maschile dei suoi eredi, una parte del patrimonio di famiglia sarebbe servito per istituire un “collegio per nobili uomini” affinché si educasse una  virtuosa classe dirigente che studiasse legge canonica e civile. Tale eventualità divenne realtà quasi un secolo dopo e, nonostante l’opposizione del ramo femminile degli eredi, grazie ai proventi del feudo di Aliminusa, si cominciò a costruire il collegio. L’edificio fu costruito sul finire dell’asse di via Vittorio Emanuele, verso il suo sbocco a mare e fu ultimato nel 1779. Si incaricò della sua progettazione l’architetto palermitano, allievo del Vanvitelli, Giovan Battista Vaccarini con cui collaborò Francesco Battaglia. I due protagonisti  della ricostruzione barocca di Catania, dopo il terribile terremoto del 1693, si divisero i compiti: il Battaglia impaginò la facciata secondo un austero stile neoclassico, mentre nel cortile il Vaccarini realizzò uno spazio architettonico arioso dove al primo ordine spiccano i pilastri con colonne addossate che ricordano il ritmo degli anfiteatri imperiali. Al piano superiore per tutto il perimetro del cortile un ballatoio a cui si accede dalle ampie aperture del secondo ordine.  Degno di rilievo anche l’ampio scalone che porta all’aula magna dove affreschi in monocromo celebrano le eccellenti personalità di scienziati e giuristi siciliani. Oggi l’edificio è sede di una scuola elementare, una scuola secondaria di primo grado e di un Liceo Classico.